Tristemente, siamo giunti all'ultimo giorno di questo magnifico viaggio in Slovenia. La prima tappa di questa giornata è stato il castello di Predjama, ovvero un ormai sito turistico risalente al medioevo. La particolarità di questo edificio studiato per una perfetta difesa, sta nel dove e nel come è stato costruito, infatti è stato realizzato sfruttando al meglio possibile le grotte carsiche slovene, affinché al nemico fosse impossibile ogni tentativo d'assedio. Questa visita, durante la quale siamo stati accompagnati da un audio guida, ci ha permesso di vedere e capire come si svolgeva la vita all'interno di un castello, specialmente in un posto così ostico per l'uomo, dove generalmente c'è una bassa temperatura, ma soprattutto un alta umidità. Abbiamo anche avuto modo di vedere in che modo si difendevano dai lunghi, ma inutili, assedi, ad esempio tramite le feritoie dalle quali versavano pece e olio bollente. Inoltre grazie al complicato sistema di caverne potevano raggiungere punti strategici sia per la difesa che per la fuga senza che il nemico se ne accorgesse. Successivamente, dopo pranzo, abbiamo raggiunto Postumia e siamo entrati in una "piccola" grotta dove erano presenti delle teche, dove al loro interno erano presenti le tipiche creature che abitano le grotte di Postumia. L'animale più celebrato era il Proteo, ovvero un anfibio quasi del tutto bianco, senza occhi e con delle piccole branchi rosse. La peculiarità di questo animale, oltre ad assomigliare ad un piccolo draghetto di 20 cm, è che può vivere oltre i cento anni, ed in caso di scarsità di cibo, congelare quasi completamente il suo organismo e vivere oltre 10 anni senza mangiare. Inoltre il suo studio risulta interessante per capire come le creature che abitano ambienti così ostici, sopratutto per l'uomo, siano in grado di adattarsi. Per chiudere al meglio il nostro viaggio abbiamo visitato in ultimo le famose e mozzafiato grotte di Postumia, un sistema di grotte scavate per effetto del carsismo e che un tempo, ormai molto lontano, venivano attraversate da un grande fiume sotterraneo. Questo enorme sistema di grotte si sviluppa su più livelli, che data la loro vastità, non ci è stato possibile visitare tutti. L'inizio del tour si è svolto a bordo di un trenino grazie al quale abbiamo potuto raggiungere il centro delle grotta, passando e vedendo un infinito numero di stalagmiti, stallatiti e colonne, tutte di caratteristiche e dimensioni diverse. Il trenino ha lasciato il nostro gruppo procedere a piedi. Passeggiando per mezz'oretta, passando sempre tra milioni di rocce e minerali, abbiamo raggiunto le due sale principali, ovvero la "sala degli spaghetti", chiamata così perché una miriade di minuscole e sottili stalattiti ricopre il soffitto, e la "sala dei concerti", ovvero un ampissima sala dalla capienza di addirittura 10.000 persone e dalla particolare acustica (c'era un incredibilmente rumoroso eco). La cosa che dopo la sala dei concerti mi ha colpito maggiormente delle caverne sono state delle particolari conformazioni rocciose che, pur essendo completamente naturali, parevano come delle sculture a forma di velo, che da quanto erano fini lasciavano pure trasparire la calda e tenue luce artificiale delle lampade nella caverna. Una volta usciti dalle grotte ci siamo avviati al bus, tanto esausti (e lo eravamo moltissimo, abbastanza da dormire praticamente tutti), quanto felici e soddisfatti della bellissima esperienza, per la quale vorrei ringraziare, oltre che tutti i miei compagni di classe, in special modo il prof. Parisi e il paziente autista Dario!!!
2 Commenti
Oggi è stato molto interessante conoscere le differenze che ci sono tra le 2 nazioni in ambito scolastico. Durante la nostra visita alla scuola professionale per infermieri di Lubiana, alcuni di noi hanno presentato agli studenti sloveni la nostra regione e la nostra scuola, così come hanno fatto loro. Ci hanno mostrato la loro tipica giornata e abbiamo trovato le differenze e le somiglianze tra le diverse scuole. A qualcuno di noi sono piaciute in particolare le attrezzature che avevano a disposizione e le attività che svolgevano, era come vivere all’interno di un ospedale, grazie anche all’organizzazione. Gli studenti erano molto aperti a nuove conoscenze e ci ha colpito il fatto che parlavano molto bene l’inglese. È stata una possibilità per praticare questa lingua di cui a volte sottovalutiamo l’importanza. Abbiamo cercato di superare l’ostacolo di parlare un’altra lingua con altre persone. Ad alcuni di noi è piaciuto tra le altre cose l’utilizzo delle ciabatte al posto delle scarpe, potremmo farlo anche noi! Il nostro fedele pulmino ci ha portati, nel pomeriggio, al lago di Bled dove abbiamo passeggiato e scattato delle foto perfette per il blog. Nel rientro a casa abbiamo cenato nella bella cittadina di Kranj, apprezzando di nuovo la qualità e la quantità della cucina slovena. Domani si rientra...
Oggi abbiamo trascorso la mattinata e parte del pomeriggio alla sede di Aquafil Slo. Ciò che ci ha colpito è stata la grandezza dell'impianto. Ci siamo recati in un ufficio dove un ingegnere dei processi chimici ci ha parlato del loro sustainability tool che consente all'azienda di monitorare i parametri di sostenibilità dei propri processi produttivi. Finito l’interessante incontro, la guida ci ha fatto indossare i capi necessari per la sicurezza e, in seguito, abbiamo visitato l'interno dello stabilimento, dove abbiamo assistito all'intero procedimento di produzione e filatura del nylon. È stato impressionante osservare e comprendere il processo necessario. Finito il giro guidato all'interno della fabbrica siamo andati a mangiare cotoletta e patatine nella mensa di Aquafil con i suoi dipendenti. Ci siamo poi divisi in coppie e ci siamo recati in diversi dipartimenti dell'azienda: ricerca chimica, spedizioni, trasporti, ufficio vendite, ufficio acquisti, planning. Questa parte è stata interessante sotto molti punti di vista, perché ogni ruolo è collegato all'altro ed ognuno di esso è indispensabile. Questo ci ha consentito di capire come funziona veramente un’azienda grazie anche al fatto che ogni coppia ha spiegato agli altri ciò che aveva appreso. In seguito ci siamo recati alla piscina alla quale Aquafil cede l'energia in eccesso. Lì abbiamo speso alcune ore divertendoci con piscine e scivoli. Verso sera ci siamo recati all'albergo stanchi ma felici, domani ci attende un'altra intensa giornata!
Giorno 2, 20/03 Questa mattina siamo partiti dall'albergo e ci siamo recati alla sede di Aquafil dove una guida ci ha accompagnato a visitare il magazzino dell'azienda, dove erano accatastati reti, pezzi di plastica e altri materiali pronti per essere riciclati, come ad esempio scarti di tessuti, trucioli, tulle... Ciò che ci ha colpito maggiormente è la quantità di reti presenti provenienti da tutte le parti del mondo. Molte di esse sono praticamente nuove e sono provenienti prevalentemente dalla Norvegia. Purtroppo ci sono anche molti pescatori che buttano le reti in mare perché non vogliono pagare il loro smaltimento, non pensando alle drammatiche conseguenze. Da qui nasce il progetto di Aquafil di sensibilizzare sui danni provocati in seguito a tali azioni e il progetto di salvaguardia degli animali marini. In seguito ci siamo recati a Lubiana, capitale della Slovenia, dove abbiamo pranzato ottimamente ad un prezzo più basso che in Italia e dove successivamente abbiamo fatto un tour durante il quale abbiamo visto i luoghi più significativi. Siamo saliti al castello dal quale si poteva osservare il panorama della città. Abbiamo visitato la bellissima Chiesa francescana della quale ci è rimasto impresso il silenzio e il clima di raccoglimento. Aprendo la porta per uscire ci ha colpito la diversissima atmosfera con la neve che scendeva, i colori della piazza, la musica della fisarmonica... si respirava un'atmosfera magica. Alla sera ci siamo recati a Skofja Loka a cenare, un luogo molto particolare che sembrava uscito dal passato. Anche all'uscita dal locale e nel ritorno all'albergo ci ha accompagnati una leggera nevicata. Stanchi ma soddisfatti ci rechiamo nelle nostre camere. Giorno primo, 19 marzo. Il viaggio, durato circa 6 ore, che ci ha portato da Arco a Pirano (e) stato caratterizzato da temperature molto rigide e condizioni atmosferiche principalmente nevose e piovose. La nostra prima sosta (e) stata dunque Pirano, dove, dopo aver girato e visto la splendida citt(a), abbiamo visitato la pescicultura a conduzione familiare Fonda che si trova nella bellissima riserva naturale delle saline Sečoveljske, nelle vicinanze di Pirano. La guida ha parlato dei problemi della sedimentazione che causano la modifca dell'ecosistema dell'Adriatico, e di consegenza un calo significativo della presenza di pesce nella zona. Nella pescicultura Fonda non vengono usati agenti chimici, né sui pesci né sui materiali utilizzati, questo porta ad avere una quantità maggiore di alghe e animali, indice di un ambiente sano. Le reti utilizzate vengono pulite, oppure vengono cambiate, il lavaggio pu(o) essere fatto da sommozzatori, oppure fuori dal mare, ma sempre a mano. Ogni 2-3 mesi avviene un cambio di rete. Il cambio avviene tramite una gru che solleva la punta più bassa della rete . Successivamente una rete più grande circonda la rete vecchia che viene rimossa grazie a dei sommozzatori. Le reti inutilizzabili vengono inviate ad Aquafil dove vengono riciclate. L'azienda che andremo a visitare domani ricicla le reti provenienti da tutto il mondo: come dalla Grecia, da dove arrivano reti principalmente logore, o dalla Norvegia, da dove arrivano reti quasi nuove. Del nylon 6 che l'aquafil ricicla vengono prodotti costumi e moquette. Le reti dove vengono allevati i pesci nelle aziende di grandezza media vanno da 80 a 100 metri di diametro, mentre nella pescicultura Fonda vanno da 8 a 12 metri. Producono 50 tonnellate di pesce all'anno, mentre le altre aziende seppur piccole ne producono 500 tonellate. Le aziende medie producono 1000 tonnellate e quelle più grandi ne producono 18000. Le reti posizionate nell'acqua vengono bloccate da oltre 300 blocchi di cemento e due km di catene. Essendo un azienda con 18 dipendenti non è semplice espandersi e trasmettere la propria idea di non utilizzare agenti chimici, a causa della chiusura mentale sia dei compratori che dei venditori. Il pesce di "Fonda" viene venduto nel mercato ittico italiano ad un prezzo tra i più alti per la sua qualità. "Fonda, Branzino di Pirano" è stato il primo marchio di pesce. Attraverso l'odore si può verificare se il pesce è fresco. Un metodo utilizzato dai venditori di pesce è quello di legare testa e coda con uno spago così al rigor mortis il pesce mantiene la posizione con cui viene legato. Se una volta tagliato lo spago il pesce rimane nella stessa posizione significa che è fresco. Altre aziende possono falsificare la freschezza utilizzando il sulfarite antiossidante per le branchie e altri agenti chimici per gli occhi e per la pelle. (Bozza) |
|